L’AIS – Automatic Identification System è uno strumento fondamentale per la sicurezza in mare. Ideato per la localizzazione e l’identificazione delle imbarcazioni, permette di visualizzare su un display dedicato o sul chartplotter le navi nelle vicinanze, con dettagli cruciali come l’MMSI, la posizione, la rotta, la velocità e altri dati utili per prevenire le collisioni. L’AIS – Automatic Identification System è obbligatorio per tutte le navi cargo con una stazza lorda (GT) superiore a 300 tonnellate e per le imbarcazioni adibite al trasporto passeggeri. Nel settore del diporto, invece, il suo utilizzo è facoltativo, ma sempre più diffuso grazie ai suoi vantaggi in termini di sicurezza e consapevolezza situazionale.
Che cos’è l’AIS – Automatic Identification System?
L’Automatic Identification System (AIS) è un sistema radio utilizzato per monitorare il traffico marittimo. Trasmette e riceve dati via VHF, consentendo alle imbarcazioni di visualizzare in tempo reale le navi entro un raggio di circa 20 miglia nautiche. Tra i principali vantaggi, l’AIS migliora la sicurezza della navigazione riducendo il rischio di collisioni, specialmente in condizioni di visibilità ridotta o in aree trafficate.
Classi di AIS: Class A e Class B
L’AIS – Automatic Identification System è disponibile in due classi principali:
AIS Class A
Obbligatorio per tutte le imbarcazioni soggette a regolamenti IMO/SOLAS (come cargo oltre 300 GT e navi passeggeri), l’AIS Class A opera su doppia frequenza e ha una portata di circa 20 miglia nautiche. Trasmette continuamente informazioni dettagliate e aggiornate sulla propria posizione e movimento.
AIS Class B
Destinato alle imbarcazioni da diporto e non soggette all’IMO/SOLAS, l’AIS Class B è disponibile in due versioni:
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Solo ricevente, a monofrequenza.
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Ricevente e trasmittente, a doppia frequenza, con potenza di trasmissione fino a 2 Watt e copertura tra le 5 e le 10 miglia nautiche.
Nel diporto, l’AIS può essere integrato nel VHF oppure installato come unità separata, con antenna dedicata sul rollbar o collegata all’antenna VHF in testa d’albero tramite splitter – soluzione che migliora portata e prestazioni.
Quali dati trasmette e riceve l’AIS?
L’AIS – Automatic Identification System consente lo scambio automatico di molteplici dati identificativi e di navigazione, tra cui:
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Posizione dell’imbarcazione (tramite GPS)
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Velocità e rotta
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MMSI (Maritime Mobile Service Identity)
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Call sign
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Nome dell’imbarcazione
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Destinazione
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Stato dell’imbarcazione (in navigazione o all’ormeggio)
Grazie a queste informazioni, il chartplotter può calcolare:
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CPA (Closest Point of Approach): distanza minima prevista tra due imbarcazioni.
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TCPA (Time to Closest Point of Approach): tempo previsto per raggiungere il CPA.
Questi valori sono fondamentali per prevenire collisioni e impostare allarmi di sicurezza a bordo.
AIS come supporto alla navigazione
Oltre alle imbarcazioni, l’AIS – Automatic Identification System può essere utilizzato per trasmettere dati su oggetti fissi o galleggianti, come:
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Fari
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Boe
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Meda
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Segnalamenti costieri
Da qui nasce il concetto di Virtual AIS (chiamato anche Synthetic AIS o Artificial AIS), che consente:
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La trasmissione della posizione di un oggetto fisico tramite un trasmettitore remoto (es. una stazione costiera).
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La segnalazione di pericoli non fisicamente presenti, come relitti sommersi o ostacoli non visibili.
Questi ausili virtuali sono visibili solo da chi utilizza un ricevitore AIS attivo.
AIS per la sicurezza: l’esempio del MOB
L’AIS – Automatic Identification System è utile anche in situazioni di emergenza. Ad esempio, in caso di uomo in mare (MOB – Man Overboard), un AIS Beacon indossato dall’equipaggio può trasmettere automaticamente la posizione della persona caduta in acqua, visualizzandola sul chartplotter e facilitando il recupero. Anche altre imbarcazioni vicine dotate di AIS potranno ricevere il segnale, aumentando le possibilità di soccorso.
Limiti del sistema AIS
L’efficacia dell’AIS – Automatic Identification System dipende dalla presenza di un trasmettitore attivo a bordo. Se un’imbarcazione non è dotata di AIS, o se il sistema è malfunzionante, non sarà visibile. È importante ricordare che l’AIS è un ausilio, non un sistema infallibile.
Per una maggiore sicurezza, è consigliabile affiancare l’utilizzo del radar, particolarmente utile di notte o in condizioni di visibilità ridotta. Radar e AIS si completano a vicenda, offrendo una visione più ampia e dettagliata del traffico marittimo.
Conclusione
L’AIS – Automatic Identification System rappresenta oggi uno degli strumenti più efficaci per migliorare la sicurezza in mare, sia per la navigazione commerciale che per il diporto. Tuttavia, la responsabilità ultima resta sempre al comandante, che deve mantenere una costante vigilanza visiva e adottare tutte le misure necessarie per evitare incidenti.
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